Chi è il Responsabile Safeguarding

Il Responsabile Safeguarding è una figura chiave per ogni associazione sportiva che desidera garantire un ambiente sicuro, inclusivo e conforme alle normative in materia di Safeguarding.

La sua nomina è richiesta dal CONI e dal Ministero dello Sport, ma il ruolo va oltre un semplice obbligo normativo: è un impegno verso la tutela di atleti, staff e volontari.

Caratteristiche del Responsabile Safeguarding

Il Responsabile Safeguarding deve possedere alcune caratteristiche fondamentali per svolgere efficacemente il proprio ruolo.

Può essere una figura interna o esterna all'associazione sportiva con particolari qualità:

  • Competenze: Deve avere conoscenze approfondite in materia di salvaguardia e capacità di applicare politiche di tutela.
  • Imparzialità: Deve essere in grado di agire in modo equo e obiettivo, senza favoritismi o conflitti di interesse.
  • Capacità comunicativa: Essere in grado di relazionarsi con atleti, famiglie, staff e dirigenti, creando un clima di fiducia.
  • Attenzione ai dettagli: deve monitorare le procedure e identificare eventuali segnali di rischio.
  • Empatia: Un approccio umano è essenziale per gestire situazioni delicate con rispetto e sensibilità.

 

Chi NON può essere il Responsabile Safeguarding?

Non tutti possono ricoprire questo ruolo. Ci sono alcuni divieti specifici da rispettare:
Persone con conflitti di interesse: Ad esempio, presidenti, dirigenti, allenatori coinvolti in decisioni disciplinari o economiche che potrebbero trovarsi in situazioni di imparzialità.
Chi non ha ricevuto una formazione adeguata: La mancanza di competenze specifiche può compromettere la gestione della salvaguardia.
Chi ha precedenti penali o comportamenti etici inadeguati: La trasparenza e la fiducia sono requisiti imprescindibili.
Mancanza di capacità e competenze: Chi non dimostra capacità di gestire situazioni delicate o manca di competenze relazionali.

 

Funzioni e compiti del Responsabile Safeguarding

Il Responsabile Safeguarding ha un insieme di funzioni e compiti ben definiti per garantire la sicurezza nell'associazione sportiva. Ecco le sue principali responsabilità e funzioni:

  1. Prevenzione dei rischi:

    • Identificare potenziali situazioni di pericolo e sviluppare strategie per ridurle.
    • Monitorare l'attuazione delle politiche di tutela nell'associazione.
  2. Gestione delle segnalazioni:

    • Creare un sistema sicuro e riservato per ricevere segnalazioni di abusi, discriminazioni o altri rischi.
    • Registrare, analizzare e intervenire tempestivamente sulle segnalazioni ricevute.
  3. Formazione e sensibilizzazione:

    • Organizzare corsi di formazione per dirigenti, staff, allenatori, volontari, famiglie.
    • Promuovere una cultura della sicurezza attraverso workshop, eventi informativi e campagne interne.
  4. Supervisione delle procedure:

    • Aggiornare costantemente le policy e le procedure di Safeguarding.
    • Garantire che tutti i membri dell'associazione abbiano la conoscenza delle regole e delle rispettive attività.
  5. Comunicazione:

    • Stabilire un dialogo costante con atleti, famiglie e staff per promuovere fiducia e trasparenza.
    • Essere il punto di riferimento per qualsiasi questione legata alla sicurezza e alla tutela.
  6. Rendicontazione e monitoraggio:

    • Redigere report periodici sullo stato della tutela nell'associazione.
    • Valutare regolarmente l'efficacia delle misure adottate e proporre eventuali miglioramenti.
  7. Gestione delle crisi:

    • Intervenire in caso di emergenze o criticità, coordinando le azioni necessarie per risolverle nel modo appropriato.
    • Collaborare con enti esterni (es. autorità locali o legali) quando richiesto.

Domande frequenti

È obbligatorio nominare un Responsabile della Salvaguardia nella mia associazione sportiva?

Sì, secondo le normative del CONI, ogni associazione sportiva deve nominare un Responsabile della Salvaguardia per garantire la sicurezza e il rispetto delle politiche di tutela.

Chi può ricoprire il ruolo di Responsabile Safeguarding?

Può essere nominata una persona interna all'associazione, come un dirigente o un volontario, a condizione che abbia le competenze necessarie e non presenti conflitti di interesse. In alternativa, è possibile affidare il ruolo a una figura esterna.

Quali sono i principali compiti del Responsabile Safeguarding?

Il Responsabile sviluppa:

  • Prevenire situazioni di rischio.
  • Gestire segnalazioni di abusi o discriminazioni.
  • Organizzare sessioni di formazione per staff, dirigenti, famiglie.
  • Monitorare e aggiornare le politiche di tutela all'interno dell'associazione.

Cosa succede se non viene nominato il Responsabile Safeguarding?

La mancata nomina può comportare sanzioni legali, multe o altre sanzioni da parte di organi di controllo, revoca diaffiliazioni nelle Federazioni, possibilità di revoca di contributi pubblici.

 

Perché scegliere un Responsabile Safeguarding esterno?

Affidarsi a un Responsabile esterno garantisce maggiore imparzialità e competenza. Inoltre, riduce il rischio di conflitti di interesse e solleva l'associazione da alcune responsabilità dirette.

Perché è importante scegliere la persona giusta?

La nomina del Responsabile Safeguarding non deve essere vista come una formalità, ma come un investimento nel futuro dell'associazione. Una persona adeguata garantisce:
✔ Una maggiore fiducia da parte di atleti, famiglie e sponsor.
✔ La prevenzione di situazioni dannose e di possibili sanzioni legali.
✔ Un ambiente sportivo più sano, inclusivo e rispettoso.

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